martedì 5 luglio 2011

(Il) diritto alla morte

Un corto di: Sergio Lombardo e Giovanni Marcotulli

Genere: Drammatico/Storico

Colore

Produzione: Italia 2011



Nella seconda guerra mondiale, il nazismo, uccidere persone nei campi di concetramento e nei campi di battaglia, uccise migliaia di persone dentro gli istituti psichiatrici e di ricovero statali. Questo progetto veniva chiamato Aktion T4. Alla luce del giorno, il regime uccideva bambini, omosessuali, zingari, persone con menomazioni fisiche o mentali, semplicemente per fare una pulizia della gene umana, per una purificare la razza. Senza guardare negli occhi nessuno, la gente veniva uccisa tramite delle iniezioni e tenuti segreti alla gente i veri motivi delle delle morti dei loro cari (Il) diritto alla morte racconta la storia vera, in parte inventata, di Ernst Lossa. Uno zingaro di 15 anni da un orfonotrofio verrà trasferito all'istituto di Irsee dove resisterà un anno e mezzo, rispetto alle poche settimane delle altre persone.

Marco Paolini su Ernst Lossa

Immagini di repertorio su Ernst Lossa e Aktion T4

Cartella clinica di Ernst Lossa

Bambini tenuti in uno dei centri dell'Aktion T4

Documento ufficiale in cui Hitler autorizzò lo svolgimento del progetto Aktion T4

Manifesto di propaganda sul progetto Aktion T4



Sceneggiatura: (Il) diritto alla morte


SCENA 1-A
ISTITUTO PSICHIATRICO DI IRSEE – EST. INT. NOTTE


Campo totale dell’Istituto visto dall’esterno. Primo piano della porta d’ingresso. La porta viene aperta da un dottore che accompagna Ernst Lossa. Allargamento di campo. Ernst è quasi traumatizzato. Viene quasi trascinato dal dottore.

DOTTORE:
Eh bene siamo arrivati. Brutto zingarello, combina guai anche qua e vedrai cosa ti succederà!!! Ma qua non c’è nessuno??! Infermiera!!!

Entra in campo da dietro la telecamera l’infermiera e il ragazzo la guarda e qui un’inquadratura a Mezza Figura sull’infermiera che dura qualche istante per poi ritornare all’inquadratura generale.

INFERMIERA:
Mi scusi dottore, non l’avevo sentita arrivare.

DOTTORE:
Bene infermiera, questo è il ragazzo di cui le avevo parlato. Lo zingaro. Lo affido a lei, se dovesse dare problemi, usi pure le maniere forti.

INFERMIERA:
Ok Dott. Non Si preoccupi. Buona serata dottore. E tu, Vieni qui.

L’infermiera afferra per il braccio il ragazzo ed escono dal campo.

SCENA 1-B
STANZA DI ERNST – INT. NOTTE

Inquadratura campo totale dell’ingresso di metà stanza del ragazzo. Buio iniziale. Entra l’infermiera insieme al ragazzo, essa accende la luce.



INFERMIERA:
Questa è la tua stanza. Di solito negli Istituti Statali non assegnano stanze singole ai furfanti, sei fortunato, in un certo senso. D’ora in poi devi attenerti alle nostre regole. Se non mi renderai la vita difficile, anche io farò lo stesso. Adesso dormi.

L’infermiera esce e Ernst si distende nel letto addormentandosi.

Immagini di repertorio.

SCENA 2
CORTILE DELL’ISTITUTO – EST. GIORNO

Ernst si trova seduto a terra nel cortile del manicomio in una zona dove non c’è nessuno. Ad un tratto si sente una voce fuori campo di un bambino.

KARLEN:
Ehi tu! Cosa fai li da solo?

Ernst si gira ed entra in campo Karlen sedendosi vicino a Lossa.

KARLEN:
Ciao il mio nome è Karlen. Il dottore dice che sono schizzofrenico! Sai mica cosa significa?

ERNST:
Io mi chiamo Ernst. Mi hanno detto che sono malato ma non è vero. Sono solo triste perché non so dove sono i miei genitori.

KARLEN:
I miei mi spediscono una lettera al mese. Ma non so perché non possono venire  a trovarmi. Dicono che si sono trasferiti in una casetta con tante persone!

Breve momento di silenzio dove Ernst continua a non avere le parole per parlare.

KARLEN:
Beh…sai… ti consiglio di non dare fastidio ai dottori. L’altro giorno ho mangiato il cibo di un tizio che è svenuto e adesso da 3 giorni non mi danno da mangiare…

ERNST:
Sai, per quello che ci danno io non sento la differenza…

KARLEN:
All’inizio anche io dicevo così. Oggi ho sentito da un dottore che ci fanno seguire una dieta chiamata “dieta E”. Diceva che così è l’unico modo per guarire.

ERNST:
IO NON HO NIENTE DA GUARIRE!!! (Grida)

KARLEN:
Scusami… non volevo offenderti. Beh allora diventiamo amici? Qua dentro non ne ho neanche uno…

ERNST:
Come vuoi  tu…

VOCE FUORI CAMPO:
VOI!!! Entrate immediatamente!!!!!!!!

I ragazzi si alzano ed escono dal campo.

SCENA 3
STANZA DI ERNST – INT. NOTTE

Primissimo piano della maniglia della stanza di Ernst. La porta viene aperta, dall’altra parte, con la chiave. La maniglia si abbassa ed l’inquadratura si allarga a riprendere orizzontalmente tutta la stanza. Entra l’infermiera. Ernst non è nel letto. Egli osserva il panorama dalla finestra chiusa . Primo piano di profilo su Ernst. Mezza figura sull’infermiera. Da qui inquadrature “botta e risposta” tra i due personaggi.

INFERMIERA:
Buongiorno Ernst. Ti ho portato qualcosa da mangiare…

ERNST:
Mio padre mi ripeteva che saremo perseguitati per sempre.. Perché la liberta è una cosa che tanti uomini non possono scegliere?

L’infermiera si addolcisce e si avvicina a Ernst. Primo piano sui due.




INFERMIERA:
Ti assicuro che neanche io ho potuto scegliere liberamente. Altrimenti tu e tanti altri non vi trovereste qui.

Qualche secondo di silenzio profondo.
L’infermiera fa una leggera carezza a Ernst.

INFERMIERA:
Adesso devo andare, ciao.

L’infermiera esce fuori dal campo. Inquadratura sulla porta che viene aperta e poi richiusa, dettaglio sulla maniglia, notando che la porta non è chiusa a chiave. Ernst si gira e nota che l’infermiera non ha chiuso a chiave la porta. FLASHBACK della scena in cui Karlen dice ad Ernst di non mangiare da 3 giorni. Ernst esce di soppiatto dalla sua stanza.



SCENA 4
CANTINA DELL’ISTITUTO – INT. NOTTE

Scarsa illuminazione. Ernst fruga tra le varie cose e trova un cesto di mele. Ne prende il più possibile e le avvolge come meglio può nella sua maglietta. Però a causa della poca luce non vede che a terra ci sono degli oggetti e muovendoli erroneamente coi piedi fa un gran rumore. Si agita, gli cadono le mele e cerca di raccoglierle in fretta, ma è troppo tardi. Arriva il dottore che gli da uno schiaffone, lo scuote con forza.

DOTTORE:
CHE CAZZO FAI QUA DENTRO EH??! TI AVEVO AVVISATO! QUESTO  NON E’ IL MERCATO DOVE VOI SCHIFOSI ZINGARI RUBATE ALLA POVERA GENTE!! VEDIAMO SE CON UN DIGIUNO COMPLETO CI ARRIVI DA SOLO.

Il dottore da uno schiaffo nella nuca di Ernst e lo trascina di forza prendendolo dal braccio e uscendo dalla cantina.





SCENA 5
STANZA DI ERNST - INT. GIORNO

Scritta: 8 giorni dopo.

L’infermiera apre la porta facendo attenzione a non farsi sentire dai dottori. Entra e in mano ha due mele. Ernst ha un colorito chiaro e si vede subito la sua debolezza fisica dovuta al digiuno. Il discorso si svolge tutto sottovoce.

INFERMIERA:
Ehi sveglia!  Non te lo meriteresti ma ti ho portato qualcosa da mangiare. Sapessi che inferno ho passato a causa tua! Per poco non mi licenziavano. Bada bene che se vuoi continuare a stare in piedi devi fare quello che ti dicono, altrimenti è finita!

L’infermiera appoggia la mele nel mobile accanto al letto.

ERNST:
Mia mamma mi ha insegnato ad aiutare gli amici.

INFERMIERA:
Ma quali amici?

ERNST:
Karlen lo schizofrenico. Aveva bisogno di mangiare qualcosa. Questa cura vostra è finta.  Non serve a niente! Sai, da grande vorrei diventare una persona brava, vorrei guidare un treno e percorrere lungo tutta la Germania con quei grandi vagoni che sputano fumo. Vorrei ritrovare mia sorella. L’ultima volta che l’ho vista stavamo scappando e a un certo punto è stata presa da dei soldati. Voglio solamente fare quello che potresti fare tu o quello stupido dottore. Voglio fare una vita che non rimanga in questa stanza e in quel brutto cortile. (Commosso)

L’infermiera si commuove e abbraccia il bambino.

INFERMIERA:
Devi solo tenere duro. Tutto questo finirà presto.

ERNST:
Lo spero proprio.

SCENA 7-A
CORTILE DELL’ISTITUTO – INT. GIORNO

Scritta: Qualche settimana dopo.

Campo lungo con al centro Ernst seduto. Si sente la voce di Karlen fuori campo, in lontananza.

KARLEN:
LASCIATEMI  STARE, LASCIATEMI STARE!!!! (Grida)

Cambio inquadratura su Karlen che viene trascinato di forza dal dottore con l’infermiera che sta dietro a questo. Ernst si gira e vede la scena, si alza di fretta e corre verso Karlen ad aiutarlo. Viene fermato dall’infermiera che lo avverte con buone intenzioni.

INFERMIERA:
Ernst, dammi retta, se ti rivolti farai la sua stessa fine. Loro non scherzano. Sono capaci di tutto e tu non ne hai neanche l’idea. Ti prometto


Ernst arrabbiato va contro il muro e arrabbiato comincia a dare calci a questo per sfogarsi.

Scritta: Il giorno dopo

SCENA 7-B
CORTILE DELL’ISTITUTO – INT. GIORNO

Ernst vede arrivare in cortile Karlen che ha un colorito orribile. Karlen cammina nel nulla. Dettaglio sul suo braccio che ha un cerotto. Cade a terra svenendo. Ernst corre subito a vedere come sta il suo amico. Inquadratura bassa su Ernst e Karlen a terra insieme.



ERNST:
KARLEN!!! KARLEN!!! CHE E’ SUCCESSO?? SVEGLIATI! SVEGLIATI!!! KARLEEEEEEEN! AIUTATELO PERFAVORE!!!!!!! (Grida disperatamente)

Non arriva nessuno.in suo aiuto.


SCENA 8
STANZA DI ERNST – INT. GIORNO

Si apre la porta, entra l’infermiera con un pezzo di pane.

INFERMIERA:
Ciao Ernst. Come stai?

ERNST:
Senti. Voglio darti una cosa.

Ernst da all’infermiera una sua foto con scritto “In memoria” sul retro.

INFERMIERA:
Perché mi stai dando questa foto?

ERNST:
Perché tanto non potrò mai guidare il treno. Sono sicuro che morirò in questo istituto. Dato che sei l’unica persona a cui voglio bene vorrei che fossi tu a seppellirmi quando morirò.

L’infermiera ha quasi le lacrime agli occhi

INFERMIERA:
Ti prometto che finchè mi sarà possibile non ti accadrà niente Ernst.

Inquadratura che indietreggia.

SCENA 9-A
CORTILE DELL’ISTITUTO – EST. GIORNO

Ernst è seduto nel suo solito angolino del cortile e ad un certo punto arriva il dottore che lo prende di forza e lo trascina.

DOTTORE:
Vieni qua piccolo zingaro!!! Fino ad ora avevi quella sgualdrina di un’infermiera che non ti ha mai fatto un’iniezione. Ora l’abbiamo cacciata a calci in culo.

ERNST:
LASCIAMI STARE IDIOTA!!! LASCIAMI!!!! LASCIAMIIIIII!!!!! (Grida cercandosi di liberare)

Escono fuori campo e l’inquadratura rimane lì ad inquadrare nessuno per qualche secondo

SCENA 9-B
CORTILE DELL’ISTITUTO – EST. NOTTE

Si riprende subito con un primissimo piano sul volto di Ernst, che cammina a vuoto per qualche secondo. Ernst esce fuori campo verso il basso. Cambio inquadratura. Figura intera di Ernst a terra ormai morto.